Martedì 9 aprile 2024
Il Proptech per l'innovazione dell'ambiente costruito, le sfide della digitalizzazione nell'intervista ad Andrea Ciaramella
Le nuove tecnologie, dai Big Data all'Ai, sono sempre più presenti nell'intera filiera del mondo delle costruzioni. Se fino a qualche anno fa le aziende orientate all'innovazione in questo settore erano poche e principalmente focalizzate sulla gestione e sul Real Estate, ora, grazie al costante monitoraggio dell'Italian PropTech Network, sta emergendo una nuova realtà molto dinamica. Queste imprese, con i loro servizi innovativi e soluzioni data driven, sono in grado di intervenire lungo l'intera catena del valore del comparto. I risultati sono sorprendenti, poiché l'industria delle costruzioni è chiamata ad affrontare la significativa sfida della digitalizzazione in tempi rapidi, se vuole mantenere la propria competitività.
Si parlerà di tutto questo e di molto altro nel convegno in programma mercoledì 15 maggio alle 11.30 dal titolo Il Proptech per innovazione dell’ambiente costruito. Le sfide della digitalizzazione. Il tema centrale sarà capire come i vari soggetti che intervengono nella lunga filiera di questa industria si rapportano con le nuove tecnologie.
Quello che appare chiaro dalla survey che annualmente compie l'Italian PropTech Network è che il numero di imprese proptech è in costante crescita. Basti pensare che nel monitoraggio realizzato a fine 2023 sono state identificate nel nostro Paese 337 nuove aziende che hanno abbracciato la digitalizzazione, quasi il 20% in più rispetto al 2022.
L'aspetto più interessante è che si tratta di imprese diffuse in diversi settori, non solo nel Real Estate e nel Fintech – finanziario; le nuove tecnologie entrano in cantiere, sono presenti nella gestione di un edificio, contribuiscono a rendere più intelligenti le abitazioni. Insomma siamo davanti ad una rivoluzione trans-settoriale che ha come vettore principale l'efficienza.
«È oramai chiaro – spiega Andrea Ciaramella, Professore associato presso il Politecnico di Milano, cofondatore dell'Italian Proptech Network e relatore del convegno di Riva del Garda – che il Proptech rappresenta l'intera filiera del prodotto immobiliare. Oggi troviamo soluzioni tecnologiche che iniziano prima del progetto, come la location intelligence, e si estendono ben oltre la fase di costruzione dell'immobile, occupandosi anche della gestione. La filiera, quindi, è completamente presidiata da soluzioni tecnologiche native digitali».
Certo l'ambito dove per il momento abbiamo visto l'arrivo di un maggior numero di imprese è quello legato alla gestione, perché abbraccia l'intero ciclo di vita di un edificio. «Ma le realtà che sono nate e che stanno nascendo – conclude il professor Ciaramella – sono molto più diversificate di quanto si possa immaginare, tanto che noi le raccontiamo in cluster. Il valore aggiunto della tecnologia e della digitalizzazione deriva proprio dalla capacità di presidiare tutte le fasi della realizzazione, determinando la generazione di valore con la loro collaborazione sinergica e spesso complementare con gli operatori più tradizionali».