Martedì 28 marzo 2023
Il 9 e 10 maggio, presso il Centro Congressi di Riva del Garda, torna l'evento che mette in rete tutti gli attori della filiera edile. Online da oggi il programma e le iscrizioni
Numeri alla mano, uno studio realizzato per l’Osservatorio REbuild sul patrimonio del costruito parla chiaro: investire nella riqualificazione energetica degli edifici è fondamentale per mantenere intatto il valore delle abitazioni di proprietà, anche nelle medie città.
Riva del Garda, 28 marzo 2023 – Se la casa è la cassaforte degli italiani, occorre prestare grande attenzione, perché questa cassaforte ha un punto debole che può trasformarsi in una falla. L'aumento del costo dell'energia unito al perdurare della guerra, rende indispensabile e urgente agire per ridurre i consumi. Come ci indica la Direttiva Europea sulle case green, l'unica risposta possibile per tutelare il patrimonio immobiliare è investire sulla loro efficienza. Con o senza bonus edilizi.
Spendere per effettuare lavori di riqualificazione energetica significa garantire al proprio bene immobiliare un incremento di valore fino al 40% (col passaggio da una classe G a una classe A). Al contrario, non effettuare alcun retrofit comporta una perdita secca di una medesima percentuale in termini di quotazione di mercato.
L'analisi emerge da una ricerca sviluppata - per l'Osservatorio di REbuild 2023 - dal Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia in vista della nuova edizione dell'evento che si svolgerà quest'anno il 9 e 10 maggio nella sede del Centro Congressi di Riva del Garda (TN).
LA RICERCA
L'analisi - effettuata su tre città campione: cioè Bergamo, Mestre e Padova - mette nero su bianco i dati. A seconda che un fabbricato sia ubicato in centro o in periferia, la variazione di valore fra una classe E e una classe D si aggira intorno al 5-6%, ma sale fra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D e addirittura fra il 30 e il 40% da una G a una A. Analogamente, facendo un ragionamento al contrario, chi non efficienta, è destinato a perdere una forbice consistente di valore.
Lo scenario dell'abitare italiano mostra un patrimonio edilizio che nella sua gran parte risale a prima del 1971: si tratta di circa 35 milioni di unità immobiliari. Oltre il 55% degli immobili appartiene alle classi più energivore, che presentano un consumo fino a 10 volte superiore rispetto alle case in classe energetica più performante e comportano una spesa media (tra una classe G e una classe A) che impatta sul conto familiare per circa 4mila euro in più l'anno (fonte: Assoimmobiliare). Più passa il tempo, meno il mercato sarà disposto a spendere per acquistare “case-salasso" per il portafogli. Ragion per cui usare bene la tecnologia e i bonus (cospicui anche senza il 110%) significa preservare dalla perdita di valore un bene che è ancora la riserva aurea per eccellenza delle famiglie del nostro Paese.
L'EVENTO
Come già nelle passate edizioni, REbuild 2023, che torna a Riva del Garda il 9 e 10 maggio, concentrerà in una due giorni di incontri, convegni e opportunità di relazioni il dibattito, il confronto, il racconto e l’ascolto fra tutti gli attori dei vari ambiti dell'industria delle costruzioni. A REbuild trovano spazio le imprese con i produttori industriali dei materiali, le istituzioni e le università con le associazioni di categoria, i consulenti e progettisti con tutto il mondo del Real Estate e della finanza di settore. A costoro, il Comitato scientifico guidato da Ezio Micelli, professore ordinario di Estimo allo Iuav di Venezia, offrirà analisi, spunti, numeri e suggestioni che stanno emergendo e che diventeranno sempre più rilevanti per l'intero settore e il sistema-Paese.
IL PROGRAMMA
Il titolo dell'edizione 2023 “Integra. Ripensa. Trasforma.” sintetizza le sfide che si pongono davanti all'industria delle costruzioni con la consapevolezza che un esito positivo si può ottenere solo con il contributo dell'intera filiera. Nei tre verbi che vogliono raccontare la nona edizione di Rebuild c'è il richiamo all'intero settore a mettere in campo uno sforzo di messa a sistema di tutte le esperienze.
16 conferenze, 4 workshop e 60 relatori di rilievo internazionale daranno vita a 2 giorni di incontri e testimonianze su alcuni temi cardine per il futuro dell’ambiente costruito. Fra gli altri, citiamo:
i criteri ESG che stanno diventando la chiave di volta delle strategie di investimento anche nell'immobiliare;
la digitalizzazione e la cultura dei dati che ha investito l'intero settore e non solo la progettazione;
la transizione energetica, che non riguarda solamente le singole abitazioni ma le città o i quartieri nel loro complesso;
l'off-site come risposta alle esigenze di controllo di tempo e costi con esperienze internazionali applicabili in Italia;
le case sempre più full electric, a controllo digitale e NZEB.
(programma completo consultabile sul sito www.rebuilditalia.it)
Come afferma Alessandra Albarelli, Direttrice Generale Riva del Garda Fierecongressi: «A dieci anni dalla nascita, REbuild torna con un format innovativo che ha come obiettivo quello di favorire un dialogo per il settore delle costruzioni totalmente disintermediato, senza appartenenze e, per questo, autentico e sincero. L'esperienza maturata negli anni passati ci consente oggi di avere l’ambizione di diventare, come Riva del Garda, la capitale dell’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito. La nostra città e il territorio del Trentino sono espressione di un distretto in cui si realizzano le condizioni ideali per favorire la connessione tra le persone. Un luogo a misura d’uomo, dove è ancora possibile prendersi il tempo per confrontarsi su importanti tematiche, circondati dalla bellezza del territorio. Per questo attendiamo numerosi gli ospiti che arriveranno a maggio da tutta Italia e dall’estero».
Secondo Ezio Micelli, professore ordinario presso l'Università Iuav di Venezia e presidente del comitato scientifico di REbuild, «immaginarsi un mondo fatto di interventi di demolizione e ricostruzione per il futuro dell'edilizia residenziale italiana, soprattutto pensando ai target fissati con l'UE, appare un atto di fantasia. Invece rileviamo che il grosso del mercato è costituito dalla ristrutturazione dell'esistente. Diretta conseguenza di questo agire è il passaggio di classe energetica che ha l'immediato effetto di far aumentare il valore del bene immobile. Ma a questo punto diventa insostenibile la pretesa che lo Stato paghi l'intervento di ristrutturazione, mentre possiamo immaginare un'agevolazione, un finanziamento parziale. C'è da chiedersi perciò se intervenire per salire di classe energetica sia da considerare un onere o un investimento? Se si guarda al 2030, è un'eco-tassa oppure un'opportunità per accrescere il valore della propria casa? Quello che emerge chiaramente per noi di REbuild è che l'Italia tutta è più attenta alle questioni ambientali e che la capacità di risparmio e di consumo energetico della propria casa sta orientando i comportamenti anche economici degli italiani. E questo tipo di attenzione è indubbiamente una novità».