Giovedì 9 maggio 2019
È partita da Roma la serie di incontri previsti dall'accordo di collaborazione tra REbuild ed ANCE Giovani, che ha scelto la realtà guidata da Thomas Miorin per formare il costruttore 4.0.
In una sala gremita, il presidente di REbuild ha sottolineato come la trasformazione che sta investendo il settore è ricca di opportunità che devono essere colte per rilanciare il settore e per ritornare competitivi anche a livello internazionale.
“L’edilizia off-site è quella che si sposta dal cantiere alla fabbrica perché nella fabbrica sappiamo come aumentare la produttività, la redditività, la qualità e ridurre tempi e costi. E ciò rende possibile affrontare ciò che fino ad oggi è stato economicamente impossibile: riqualificare le nostre periferie. A livello internazionale si cominciano a definire, a classificare gli MMC, ossia i Moderni Metodi di Costruzione – ha evidenziato. Stiamo per affrontare una grande sfida che sta attraversando il settore a livello mondiale, caratterizzata da nuove tecnologie, approcci 3D, manifattura delle componenti, diverse modalità di assemblaggio, incremento della produttività in cantiere. Questo sistema ha grandi potenzialità, in primis: riduzione dei costi fino al 20% e dei tempi fino al 40%.
È un’opportunità di cui il settore ha bisogno. È necessario che l’Italia la colga per evitare di rimanere ai margine del mercato internazionale”.
Una platea attenta e partecipe ha seguito gli interventi di Manni Group, Wood Beton e Wolf Haus, realtà che già conoscono e applicano questi nuovi sistemi e che con il mercato internazionale hanno già avuto modo di confrontarsi.
“Le opportunità non mancano – ha sottolineato Miorin – ma dobbiamo affrettarci a colmare il gap. All’estero molti imprenditori stanno utilizzando le conoscenza acquisite in altri settori per fondare realtà molto competitive. Cito solo il caso Katerra, realtà fondata dall’ex amministratore delegato di Tesla che cogliendo la nuova esigenza del mercato, ha trasferito i principi di Tesla nel mondo delle costruzioni, creando una piattaforma tecnologica che supporta la fase di progettazione, approvvigionamento, costruzione e assemblaggio e una modularità che permette di affrontare la varietà controllando nel contempo costi e prestazioni. Se affianchiamo a questo una catena logistica pronta, i mercati non sono più solo quelli vicini, ma possiamo guardare oltre e cominciare ad esportare pezzi di edilizia. Noi dobbiamo fare lo stesso, anche attraverso reti di piccole e medie imprese”.